La website Artnet (Londra & New York)

ha inserito il nome di Alberto Sughi nel proprio Artist Web Catalogue, uno strumento "per gli studiosi, i collezionisti e i curatori di museo". Il catalogo comprende"le piu' straodinarie opere" del corpo degli artisti moderni e contemporanei. La parte riguardante Alberto Sughi e' al momento in fase di completamento e dovrebbe essere finalizzata entro il 1 Maggio 2007. www.albertosughi.com dara' notizia su queste pagine una volta il catalogo completo sara' accessibile in rete.

Quello che segue e' il testo con cui Artnet stesso definisce il progetto dell' Artist Works Catalogues library:

"Research comprehensive artist information with artnet’s Artist Works Catalogues library, a resource developed in close collaboration with artists, estates and galleries. This body of Modern and Contemporary artists’ sites brings insight into the depth and scope of extraordinary artists’ oeuvres, and it serves as a research tool for students, faculty, museum curators, researchers, dealers and collectors.

Artist Works Catalogues reflect the dynamic nature of the Web, and our goal is to present a growing body of artists’ online monographs. Unlike published print monographs and catalogues raisonnés, these are living catalogues, which will be constantly updated as artists create new works and estates release additional information. artnet offers these catalogues free to the public as an educational resource. Simply click on an individual artist’s image to begin, and check back often to browse new catalogues."

Radio Emilia Romagna dedica nel numero 55 della sua rubrica Una Citta' una Storia di questa settimana, ampio spazio alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, la Libreria Rinacimentale nelle cui ampliate e rinnovate strutture si e' inaugurata il 23 Marzo e stara' aperta fino al 22 Luglio 2007, la Mostra Monografica di Alberto Sughi a cura di Vittorio Sgarbi.

Dal testo a cura di Claudio Bacellieri, che si puo' sentire anche in versione audio, provengono i due estratti che qui seguono:

"Cari amici, oggi vogliamo parlarvi di Cesena e, in particolare, della famosa Biblioteca Malatestiana che, come forse sapete, è iscritta nel prestigioso registro internazionale "Memoria del Mondo" dell'Unesco. La Biblioteca Malatestiana di Cesena è stato il primo bene italiano ad essere insignito di tale riconoscimento e si affianca alla novantina di raccolte documentarie che l'Unesco ritiene patrimonio dell'umanità, come ad esempio la Bibbia di Gutemberg e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo risalente alla Rivoluzione francese.
Quella Malatestiana è l'unico esempio di biblioteca umanistica rinascimentale perfettamente conservata: il suo edificio, gli arredi e, soprattutto, il patrimonio librario. ..."

"... veniamo ai giorni nostri. Il mondo è cambiato e oggi la Biblioteca Malatestiana, spenti i furori guerreschi dell’Italia del Quattrocento e conservati come segni di residua bellezza i preziosi codici miniati, può ospitare la mostra di un altro illustre cesenate, Alberto Sughi. Solitudine e incomunicabilità, disagio e piacere sono i temi dominanti della sua poetica, che si muove tra sensualità e ironia, critica sociale e nichilismo. Eh sì, perché anche ai romagnoli capita talvolta di essere amari, di guardare con crudezza alle miserie umane, senza illusioni. ..."

Anche il quotidianao L'Avvenire, nella sua rubrica d'Arte, AGORA' si occupa della mostra di Alberto Sughi, con u articolo dal titolo di Giancarlo Papi dal titolo, Il realismo esistenziale di Alberto Sughi alla Biblioteca Malatestiana, dal quale proviene il presente estratto:

"Il Comune di Cesena rende omaggio al suo artista più illustre, Alberto Sughi (1928), con una antologica allestita nella sede più prestigiosa della città, la Biblioteca Malatestiana, riconosciuta dall'Unesco come «Mémoire du Mond». L'evento è significativo anche perché per l'occasione viene inaugurata la nuova galleria espositiva della Biblioteca, prima realizzazione del progetto «Grande Malatestiana». La mostra (catalogo Skira), curata da Vittorio Sgarbi, in un allestimento un po' sofferto e claustrofobico (lo spazio espositivo si è rivelato troppo angusto per contenere tutte le opere previste), attraverso una cinquantina di tele presenta il percorso creativo dell'artista a partire dal 1958. Di quell'anno sono alcuni suoi celebri interni di cinema e di bar dove la presenza umana è data dall'apparire dal fondo buio di un volto e di un corpo grazie al taglio di una luce gelida. Sono sagome, manichini, presenze fantasmatiche di creature dalla solitudine amara, il cui unico segno di vita è affidato alle volute di fumo delle loro sigarette. Il percorso dell'artista, considerato tra i più rappresentativi di quel gruppo di pittori per i quali è stata coniata la definizione di «Realismo esistenziale», prosegue con le opere degli anni '60 prevalentemente dedicate agli interni disadorni e squallidi, luoghi di incontri provvisori e disperati di esseri umani rassegnati e senza espressione. È poi la volta delle cosiddette «pitture verdi» dei primi anni Settanta e del ciclo dedicato a «La cena» (1975-1976), mentre agli inizi degli anni Ottanta appartengono i dipinti della serie «Immaginazione e memoria della famiglia». Al 1985 risale il ciclo «La sera o della riflessione», ciclo che sfocia, a partire dal 2000, nella serie dei «Notturni» che rappresenta una ripresa del tema degli interni dei locali notturni e dei bar."

La nostra website www.albertosughi.com la settimana scorsa ha messo per la prima volta onLine tutte le opere della mostra monografica di Alberto Sughi alla Malatestiana di Cesena.

Nelle settimane future oltre a tutti gli aggiornamenti sulla mostra, le recensioni, e i nuovi articoli vari, a cui si puo' accedere entrando nella pagina dedicata alla mostra, www.albertosughi.com pubblichera' ampi estratti dell'intervista di Sergio Zavoli con Alberto Sughi. Intervista preparata per la mostra di Cesena e pubblicata nel catalogo della mostra stessa da SKIRA.